Della partita giocata domenica scorsa tra Basketball Teramo e Mosciano ci sarebbe molto da dire.
Partita avvincente, di buon livello grazie agli interpreti in campo, piacevole da vedere.
Giocata davanti a quasi 250 persone compreso anche un gruppo di tifosi ospiti.

Nei primi due quarti hanno dominato gli ospiti toccando anche il + 18.
Nei secondi due la situazione è stata completamente ribaltata.
A 27 secondi dalla fine Teramo è avanti 79 a 76.
Palla a Mosciano.
Il tiro per il pareggio lo scocca Mirko De Luca, ex della partita, dopo aver chiuso il palleggio in angolo, marcato da un difensore che lo supera di quasi 10 centimetri.
La guardia moscianese esegue un passo e tiro verso il canestro.
E qui finisce il basket giocato.
Un peccato.
Quello che segue sarà la cronaca di una bella partita, tra due squadra di alta classifica, decisa dall’arbitro Lorenzo Di Pietro di Roseto Degli Abruzzi.
Il suddetto, da ottima posizione, fischia fallo sul tiro a 7 secondi dalla fine.
Tralasciando sulla possibile infrazione di passi di De Luca non sanzionata così come del fallo sul tiro apparso inesistente, in quanto era l’attaccante che con il passo e tiro andava verso canestro per evitare una stoppata.
Fin qui nulla di strano, potrebbe essere un normale errore interpretativo dell’arbitro, possibile e giustificabile.
Seguiva un momento di normali proteste contro la decisione da parte della formazione locale.
In particolare l’allenatore della Basketball Stefano Di Francesco lamentava in modo pacato che il tiro fosse da due punti sulle motivazioni che un passo e tiro, dall’angolo verso il canestro, di un giocatore di 190 cm, non potesse mai essere da 3 punti.
Semplicemente, fisicamente parlando, la linea del tiro da 3 veniva per forza pestata o addirittura oltrepassata nel momento del tiro.
L’arbitro Lorenzo Di Pietro, non contento della serie di errori commessa in una medesima azione, comminava un fallo tecnico all’allenatore, assegnando quindi 4 tiri liberi più rimessa a Mosciano.
Dal 79 a 76 si passava al 79 a 80 per gli ospiti con palla in mano a pochi secondi dalla fine.
La partita finiva li: escludendo anche il dubbio canestro del pareggio all’ultimo secondo di Afatsawo, annullato dal duo arbitrale perché fuori tempo massimo.
Mosciano riacciuffava una partita quasi persa e otteneva il punto numero 12 in classifica per la quarta posizione.
Il Basketball Teramo da una partita quasi vinta, restava a 12 punti.
L’arbitro Lorenzo Di Pietro non otteneva punti in classifica, in quanto la sua funzione è quella di gestire le partite, e non concorrere per posizioni di classifica.
Queste cose a lui non competono, sebbene abbia deciso una partita come un giocatore che realizza il tiro della vittoria.
Le ragioni del fischio viste da fuori possono essere molteplici: giovane età dell’arbitro, insicurezza, partita difficile tra due buone squadre, fischio contro un ragazzo di 18 anni, ricerca di un momento di notorietà davanti a 250 persone, ecc.
Oggi Teramo si ritrova con 2 punti in meno ed una serie di provvedimenti disciplinari.
La lotta play-off, visti i soli 4 posti che ne danno diritto all’accesso, per i biancorossi diventa più ardua; poteva essere quarta da sola, adesso è quarta in coabitazione con altre due squadre, tra cui Mosciano.
Viene richiesto all’arbitro in questione di lasciare che i giocatori siano i veri protagonisti della partita.
L’arbitro Di Pietro ha tolto due punti alla Basketball Teramo, non è un problema e nemmeno chiederemo di non farcelo mandare più. Siamo sicuri che dall’errore di domenica scorsa avrà appreso che le partite non deve deciderle lui ma lasciare alle due squadre il compito di individuare il vincitore.
Il livello di Serie C quest’anno in Abruzzo è mediamente più alto rispetto agli anni passati. Ci sono almeno una ventina di giocatori che hanno giocato in B nella loro carriera oltre a qualcuno che nei recentissimi anni passati nel medesimo Campionato ha avuto un ottimo impatto, come ad esempio Diener di Mosciano, Di Pierro e Di Tizio di Vasto, Di Sante, Marzoli e Comignani di Teramo a Spicchi, ai quali vanno aggiunti i veterani della categoria e almeno dieci stranieri.
Il livello dei giocatori e dei tecnici è più alto di quello arbitrale perché hanno più esperienza e, soprattutto, perché hanno trascorso e continuano a trascorrere molto più tempo nelle palestre.
Sappiamo benissimo che l’arbitro sbaglia come sbagliano i giocatori e i tecnici, ma i giocatori per migliorarsi si allenano almeno tre quattro volte a settimana, oltre alle partite, e gli allenatori dedicano gran parte del loro tempo a studiare gli avversari e a preparare gli impegni successivi, mentre gli arbitri spesso danno l’impressione di non voler dedicare le loro energie ai fini di un miglioramento tecnico.
In tale ottica la Basketball Teramo ha invitato tutti gli arbitri della provincia di Teramo a venire ad arbitrare le parti finali degli allenamenti della prima squadra e dei gruppi giovanili. Non ci sono dubbi che tale voce sia arrivata, anche in via informale, al C.I.A. Regionale. E’ passato un mese e mezzo ma nessuno di loro ha raccolto il nostro invito, che in questa occasione rinnoviamo anche ad eventuali arbitri di fuori Regione.
In questa maniera siamo convinti di fornire alla classe arbitrale un’occasione per ridurre questo gap che inevitabilmente continua ad aumentare.

Parziali: 19-29, 37-51(22-22), 61-63(24-12), 79-81(18-18).

Basketball Teramo: Catenacci, Scarnecchia 6, Biccari NE, Sulpizii, Afatsawo 13, Camacho 10, Pecorale NE, D’Attilio NE, Kasongo 28, Piersanti 2, Di Francesco 16, Pirani 2. All. Di Francesco Stefano

Olimpia Mosciano: De Luca 10, D’Emilio 4, Di Francesco 6, Febo 25, Iannetti 8, Cartone NE, Tse 7, Caprioni NE, Salvatore 6, Diener 14. All. Verrigni Marco