La partita della nostra under 15 femminile é finita 143 a 3 per pescara. Al di la del risultato eclatante, a mio parere ci sono alcune cose che meritano di essere evidenziate.
Sicuramente un plauso alla squadra di pescara che ha un discreto collettivo che a tratti regala del buon basket.

Un plauso anche alle nostre girls che non hanno mai smesso di correre nonostante un tabellone impietoso. Una menzione speciale deve andare allo sportivissimo allenatore di pescara che ha fatto si che la sua squadra desse pressione alle nostre ragazze fin dalla linea di fondo e per 40 minuti, senza sosta. Ricordo che sul punteggio di 80 a 2 ha rimproverato il quintetto perché stava concedendo dei metri (un paio) agli avversari che avevano rimesso dal fondo senza essere pressati. A 7 minuti dal termine sul punteggio di 120 a 2 ha operato un turn over facendo entrare delle seconde linee, anch’esse bravissime. Anche l’arbitro ha preferito non fischiare nulla ne da una parte ne da l’altra, decisione comprensibile per le nostre giovani, ma molto carine ragazze, un po’ meno verso le più professionali di pescara. Le infrazioni di passi erano presenti nella stragrande maggioranze delle azioni in contropiede di pescara, se pensiamo poi che la stragrande maggioranza dei canestri di pescara é stata realizzata in contro piede…….
Ottimo anche il pubblico ospite che ha gioito in modo evidente al raggiungimento del ambito traguardo 100 a 2.
A mio parere il vero esempio di sport e di vita in generale é stato dato dall’allenatore di Teramo che ha costantemente incitato le ragazze senza mai dare un segno di sconforto o di delusione. Bravo Vincenzo, hai dimostrato ad un centinaio di persone che nello sport non conta solo vincere e stravincere ma godere della fortuna di poter praticare questo sport. Dalla partita di ieri escono due differenti insegnamenti che accompagneranno i nostri ragazzi. Le ragazze di pescara hanno appreso che bisogna schiacciare l’avversario senza guardarlo in faccia, le ragazze di Teramo hanno imparato cosa non dovranno fare in situazioni opposte.

Ennio Abbatescianni